Centro Storico

Informazioni tecniche

Giro in bici facile. Adatto a ogni livello di allenamento. Superfici perlopiù asfaltate. Adatto a ogni livello di abilità. Tratto finale in città lungo strada percorsa da automobili.

Centro Storico

Verrà realizzato un percorso che guida il ciclista verso San Salvo centro, la pista li porterà fino alla rotonda del monumento agli alpini e proseguendo per Strada Istonia fino a prendere via Roma, si troverà davanti il comune in piazza Papa Giovanni XXIII da dove potrà visitare il Parco Archeologico del quadrilatero, la Chiesa di San Giuseppe e la Porta della Terra in piazza San Vitale.

Il Parco Archeologico del Quadrilatero si trova nel cuore del centro storico di San Salvo. Coincide con il nucleo originario della città ed è un sistema di beni culturali offerti alla fruizione pubblica.

Nato in seguito alle indagini archeologiche effettuate a partire dal 1997, è costituito da siti d’interesse storico ed archeologico. 

In esso si trova:il Museo Civico “Porta della Terra” che raccoglie e presenta alcuni dei reperti provenienti dal territorio di San Salvo, in particolare dall’area del Quadrilatero. I materiali esposti sono stati selezionati in funzione di un percorso sotterraneo che procede a ritroso nel tempo, dal medioevo all’età arcaica (VI secolo a.C.), attraverso ambienti scanditi da murature medievali e romane.

Gli scavi hanno consentito di ricostruire le diverse fasi edilizie e l’organizzazione dell’insediamento monastico nel medioevo, quando il Quadrilatero assunse la sua forma definitiva, ancora oggi riconoscibile nel tessuto urbano del centro storico di San Salvo, precisamente al tempo dell’edificazione dell’abbazia cistercense dei Santi Vito e Salvo del Trigno, che alla fine del XIII secolo riformò una comunità benedettina presente nel sito almeno dal 1173.

Le indagini archeologiche hanno portato alla luce anche i resti di un abitato romano sorto nel I secolo d.C. e che raggiunse il suo massimo sviluppo nel III secolo d.C.

A questo periodo risalgono l’Acquedotto Romano Ipogeo, che tuttora alimenta la Fontana Vecchia, ed un grande ed articolato edificio con murature in opera incerta, pavimenti musivi, rivestimenti in marmo policromo ed intonaci affrescati.

Si tratta di testimonianze preziose dell’occupazione stabile del terrazzo fluviale sul quale sorge San Salvo almeno dal VI secolo a.C., quando il sito, che domina per un lungo tratto la bassa valle del fiume Trigno, fu scelto dai Frentani per la posizione strategica e per la fertilità dei suoli.

Nel Museo è conservata anche una copia fotografica della fonte documentaria più importante per la ricostruzione della storia medievale abruzzese: il Chronicon Casauriense, scritto attorno al 1140 nello scriptorium dell’abbazia benedettina di San Clemente a Casauria.

Nell’Isola Archeologica del Chiostro 4 sono visibili i resti di una domus romana e le fondazioni in calcestruzzo del pozzo monumentale che si trovava al centro del chiostro dell’abbazia.

La chiesa di San Giuseppe nel medioevo è stata la chiesa del monastero benedettino di San Salvo (XII secolo) e poi dell’abbazia cistercense dei Santi Vito e Salvo (fine XIII secolo), fino al XV secolo, quando i monaci abbandonarono l’insediamento.

Da allora numerosi rimaneggiamenti ne hanno stravolto l’aspetto originario, ma la parete esterna settentrionale mostra ancora le murature medievali sulle quali si aprono due finestre monofore in pietra calcarea murate in età moderna.

L’Isola Archeologica del Mosaico Romano deve il suo nome al pregevole mosaico pavimentale policromo scoperto nel 2002.

La parte settentrionale del tappeto musivo è costituita da una cornice di tralci di vite che fuoriescono da quattro eleganti cantari e al cui centro doveva trovarsi l’emblema figurato, purtroppo andato perduto. La Villa Comunale è il luogo di ritrovo per eccellenza della comunità locale. Qui si tessono le relazioni sociali, i bambini giocano ed i turisti si sentono accolti, grazie alle aree attrezzate, alla pista ciclabile, l’area dei servizi e le suggestive sculture di recente realizzazione.

La fontana “Forze Emergenti”, meglio nota come Fontana di Vetro, è una scultura architettonica composta da quattro vasche sovrastate da una complessa articolazione geometrica di elementi scultorei in vetro. La Fontana, che può essere attraversata dal visitatore, è un vero e proprio museo aperto ed illustra le fasi del processo di lavorazione del vetro, la cui produzione è alla base delle trasformazioni socio-economiche della comunità locale dagli anni sessanta ad oggi.

La dinamica composizione de “L’Aquilone” completa il messaggio della Fontana sottolineandone gli aspetti legati al futuro di progresso verso il quale la città si sente proiettata.

Il Centro Culturale “A. Moro” ospita la Biblioteca della città, l’auditorium, la sala del teatro e del cinema ed una sala di registrazione, progettato dall’architetto Giovanni Di Domenico, entrato a far parte del patrimonio architettonico nazionale del ‘900.

PUNTI DI INTERESSE